AltroSud, il Blog/Shock di Francesco Caruso, scosse di defribillazione scritta per far riprendere i cuori a battere e le menti a pensare


domattina all’alba sciopero dei migranti contro i caporali
ottobre 7, 2010, 3:32 PM
Filed under: migranti

DIAMO SOGGIORNO AI DIRITTI
Settimana di mobilitazione per i diritti delle e dei migranti

L’attacco ai diritti e alla dignità dei migranti, che ha conosciuto la sua pagina più oscura nelle giornate di Rosarno, continua. Il progetto di aprire altri CIE, gli sgomberi e le deportazioni senza alternative dei Rom e Sinti sono solo alcuni esempi della cronaca di questi giorni di un ulteriore imbarbarimento causato da scelte politiche che considerano i migranti solo come manodopera a buon mercato. L’attacco ai diritti dei migranti è un aspetto dell’attacco ai diritti di tutti.
La crisi è in questo senso il terreno sul quale insieme, migranti e non, possiamo costruire un nuovo orizzonte di lotta, contro la precarietà, per i diritti dei migranti e di tutti.
Per farlo, abbiamo bisogno di guardare alla specificità della condizione dei migranti, alla brutale violenza che caratterizza il governo dei loro corpi e delle loro vite, per costruire una nuova presa di parola collettiva, politica, culturale e sociale, che partendo dall’universalità del diritto rivendica il diritto di voto amministrativo, la cittadinanza basata sullo ius soli per i cittadini migranti, il permesso di soggiorno per uscire dalla clandestinità forzata.
Per questo daremo vita ad una settimana di mobilitazioni contro lo sfruttamento, il razzimo e la camorra per la regolarizzazione e i diritti così articolata:
8 Ottobre Sciopero dei migranti “Stop Sfruttamento, Diritti e Dignità”– Blocco delle rotonde contro lo sfruttamento e il caporalato. Tra Caserta e Napoli in tante rotonde i lavoratori immigrati rifiuteranno di lavorare per meno di 50 €.
9 Ottobre – Corteo contro il razzismo, lo sfruttamento e le camorre a Caserta per il permesso di soggiorno e i diritti di cittadinanza.
La mobilitazione proseguirà a Roma il 14 e del 15 ottobre, quando daremo vita ad un presidio davanti al Ministero dell’Interno insieme a quanti in tante parti di Italia hanno lottato e aperto vertenze, lanceremo un ponte verso le mobilitazioni contro la precarietà e per i diritti che si svolgeranno in quei giorni, a partire dal corteo contro la crisi indetto dalla Fiom il 16 ottobre che si propone come spazio pubblico comune e quindi come occasione per rimetterci in cammino in tanti, uniti contro la crisi.
Contrastare lo sfruttamento del lavoro nero, con il recepimento della Direttiva Europea 52, applicare ed estendere l’articolo 18 del Testo Unico anche a chi denuncia di essere stato costretto all’irregolarità del lavoro, ma anche e soprattutto mettere in campo un percorso permanente di emersione che, oltre a dare la possibilità a chi è stato truffato nel corso dell’ultima sanatoria di ottenere il permesso di soggiorno, offra una uscita generalizzata dalla schiavitù e dallo sfruttamento per centinaia di migliaia di migranti ancora oggi costretti alla clandestinità. Prorogare la durata del permesso di soggiorno, garantire il permesso a chi oggi ha perso il lavoro e fatica a trovarne uno nuovo senza che incomba la minaccia di espulsione. Queste sono alcune delle rivendicazioni che porteremo alle istituzioni locali e direttamente al Ministero dell’Interno il 15 ottobre a Roma
In queste mobilitazioni vogliamo costruire una forte iniziativa sociale che veda studenti, precari, lavoratrici e lavoratori, cittadine e cittadini italiani e migranti, rispondere insieme a chi sta utilizzando la crisi per annullare le conquiste sociali e riportare la società a un passato in cui vale solo la legge del più forte.

Coordinamento antirazzista di Caserta

Info: per contribuire alla mobilitazione csaexcanapificio@libero.it 333/4752396



Dalle reti del Sud – una presa di parola altermoderna, autonoma, resistente
ottobre 3, 2010, 9:22 PM
Filed under: movimenti

di Giso Amendola, Antonio Musella, Carmine Pace, Giovanni Pagano, Leandro Sgueglia, Pietro Sebastianelli, Alessandro Terra, Tiziana Terranova, Francesco Caruso

1. Il sud e la crisi: il neoliberismo e le zone d’eccezione

Le crisi, ci hanno spesso avvertito i teorici del “sistema-mondo” non hanno un impatto omogeneo dovunque. Le crisi presentano geografie complesse, articolazioni discontinue, intensità variabili. Questa crisi, in particolare, si distingue per la creazione di zone in cui il neoliberalismo opera con strumenti di eccezione, che associano politiche di disarticolazione sociale ad una forte opera di prelievo delle risorse. N. Klein ha illustrato i brutali movimenti, nelle crisi, della shock economy: si approfitta dell’occasione offerta dalla crisi per abbattere le resistenze sociali e creare il terreno per terapie d’urto che assicurano l’imposizione di politiche ultraliberiste altrimenti impossibili. A. Ong ha parlato significativamente di “neoliberalismo come eccezione” – per illustrare questo ritorno, all’interno del neoliberalismo, alla costruzione di zone di prelievo di risorse e di imposizione di regimi di sfruttamento “eccezionali.”

A leggerla da Sud, la crisi appare come la costruzione del Sud come zona di sfruttamento eccezionale, secondo una lunga tradizione di costruzione della subalternità, e, allo stesso tempo, come l’inserimento del Sud stesso come elemento di piano nella gestione della crisi. L’impatto della crisi, che vuol dire perdita del potere d’acquisto dei salari, disoccupazione, distruzione degli ammortizzatori sociali e del welfare anche su base regionale, ha un impatto a Sud profondamente più devastante ed aggressivo. Continua a leggere